ALESSANDRA CLEMENTE: I CANDIDATI SI IMPEGNINO PUBBLICAMENTE CONTRO AUTONOMIA DIFFERENZIATA

“PROPONIAMO UN DOCUMENTO CONGIUNTO PER REINTRODURRE I LEP E ASSEGNARE QUOTE MAGGIORI DI PNRR AL SUD”

“L’autonomia differenziata”, ovvero quella che è stata definita  la “secessione dei ricchi”, è stata l’oggetto di un dibattito molto intenso svoltosi al Vomero, al quale hanno partecipato la candidata sindaco di Napoli Alessandra Clemente, l’on. Doriana Sarli, la presidente dei Comitati contro l’autonomia diffferenziata prof. Marcella Raiola, l’on. Giovanni Russo Spena, il presidente dell’Associazione Salvemini, l’avv.to Coccia, l’assessore Giovanni Pagano, Salvatore Pace candidato presidente della V Municipalità e molti altri tra cittadini e candidati. 

“L’Autonomia differenziata – dichiara Alessandra Clemente – nasce dalla modifica del titolo V della Costituzione, e nella sua impostazione tende a formalizzare una Nazione a due velocità, in contrasto con l’art. 3 e 5 della Costituzione Italiana. 

Tre Regioni, Lombardia Veneto ed Emilia Romagna hanno chiesto di appropriarsi, sottraendole allo Stato, di 23 materie, tra cui la Sanità, l’Istruzione, i Trasporti, i Beni Culturali e di trattenere una quota del prodotto sul proprio territorio. Insomma, si tratta di federalismo fiscale. 

Questo farà si che le regioni povere, prive di industrie, rimarranno sempre più povere e quelle ricche si arricchiranno sempre di più. Tutto ciò aumenterà il divario tra Nord e sud ancora una volta a discapito del Sud. 

Purtroppo – prosegue la candidata – questa non è l’impostazione della sola Lega, storicamente a difesa dei soli interessi settentrionali, ma anche del PD, tanto è vero che la prima bozza in discussione al Parlamento è stata redatta dall’on. Francesco Boccia. 

Di male in peggio – aggiunge -: oggi che il Ministero degli Affari Regionali è presieduto da Mariastella Gelmini, sono scomparsi anche i cd LEP (livelli essenziali di prestazioni) ossia quel minimo di perequazione, che seppur non soddisfacente, rappresentava una piccola boccata di ossigeno per le regioni più arretrate. 

In questi anni – ricorda Clemente – siamo stati gli unici a Napoli a schierarci apertamente contro l’autonomia differenziata. Un esempio su tutti la battaglia contro il debito ingiusto. 

Quale sarà la ricaduta sulla nostra città? Cosa ne pensano i candidati a sindaco in particolare Catello Maresca appoggiato dalle destre e dalla Lega e il candidato Gaetano Manfredi del PD? 

Si esprimano sull’autonomia differenziata, ne va del futuro della nostra città e dei servizi che essa potrà o non potrà più offrire ai cittadini. 

Chiedo agli altri candidati di sottoscrivere un documento per dire NO all’autonomia differenziata e inoltrare immediatamente al governo la richiesta di bloccare la procedura per l’autonomia differenziata e al Parlamento l’obbligo di introduzione dei Lep e della perequazione integrale al 100 per 100 dal 1 gennaio 2022 e di rivedere le quote di assegnazione del Pnrr in senso migliorativo per il Sud”.