
Sicurezza del territorio e felicità pubblica
La sicurezza sul territorio cittadino rappresenta il fabbisogno principale di cui un sindaco deve occuparsi. Farò tesoro dell’esperienza acquisita in 8 anni da assessore con la delega alla Polizia Municipale della mia città per garantire unitamente alle forze del Ministero degli Interni e del Ministero della Difesa il massimo presidio del territorio diurno e notturno.
Se un cittadino non si sente sicuro in città, non sente questa come come sua; se un turista non si sente sicuro di visitare la nostra città, sarà un cattivo referral e ne parlerà male al suo rientro.
Occorre pianificare e incrementare l’attività interforze tra la Polizia Locale e le altre forze di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza. Garantire ciascuno per quanto di sua competenza il controllo del territorio con attività di ispezione 24 ore su 24 di ogni singolo quartiere proseguendo nella lotta all’illegalità e estirpando le erbe velenose dai territori più a rischio.
Per fare questo occorre intensificare il numero di agenti in strada, assumere nuove figure e consolidare i contratti attualmente a termine.
Occorre ancora incrementare l’illuminazione nei luoghi rimasti ancora troppo bui della Città e dotare i quartieri di telecamere di video sorveglianza che nel rispetto della Privacy dei cittadini, rispondano come deterrente al compimento di attività criminali.
Una città pulita. Spazzamento, raccolta differenziata e diminuzione dei rifiuti.
La città di Napoli ha una triste notorietà per la mala gestione del sistema di raccolta dei rifiuti solidi urbani. Per demeriti e responsabilità della classe dirigente che ha governato la città negli anni addietro la gestione dei rifiuti ha in passato influito negativamente sulla qualità della vita dei cittadini, oltre a compromettere l’immagine della città del mondo. Questa storia, per fortuna appartiene al passato, ma i passi da fare sono ancora molti. Innanzitutto migliorare la pulizia delle strade della città attraverso l’incremento del servizio di spazzamento sia manuale che meccanizzato, riorganizzando il personale in forze alla società partecipata e attraverso azioni di rimotivazione dei lavoratori e del personale dirigente. Secondo punto fondamentale è aumentare le percentuali di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, che si assestano nel 2019 (ultimo anno valutabile, senza le conseguenze delle limitazioni pandemiche) al 36,1%. Questo seppure ancora al di sotto dei dati delle grandi città che mediamente si aggirano intorno al 40% è incoraggiante in quanto risulta raddoppiato nel corso degli ultimi 5 anni. Napoli si è contraddistinta per 3 anni consecutivi (2015, 2016, 2017) come la città con un incremento maggiore della percentuale di raccolta differenziata (elaborazione OpenPolis su dati Istat 2018). Leggendo questo dato più nel dettaglio possiamo osservare come il servizio di raccolta differenziata “porta a porta” interessa solo il 25% dei cittadini ma che raggiunge percentuali di differenziazione del rifiuto dell’80%. Questo elemento rappresenta la vera strada da seguire che decostruisce anche un immaginario etnografico del cittadino napoletano poco attento e interessato a questo tema. Dove il servizio è organizzato ed efficiente i cittadini differenziano, mentre dove non è organizzato differenziano molto meno. Come avviene in tutte le città d’Europa. Abbiamo l’obbligo di estendere immediatamente la raccolta differenziata porta a porta a tutto il territorio comunale, raggiungendo così le percentuali di differenziazione del rifiuto di altre città europee. Ultimo tema, ma non meno importante riguarda la riduzione dei rifiuti, indispensabile non solo per avere una città più pulita ma una città con un impatto ecologico minore e rientrare negli obiettivi dell’agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile.
Il presidio attento dei territori e delle Municipalità consentirà di razionalizzare il fabbisogno delle campane destinate alla raccolta dei rifiuti differenziati a volte raddoppiando il numero se necessario, altre volte eliminandole del tutto favorendo cosi, laddove possibile, la differenziazione a livello condominiale.
Creare un sistema di premialità, una gara tra le Municipalità, a chi raggiunge maggiori livelli di conferimento “differenziato” così che nella città emergano esempi di valore, comportamenti virtuosi da imitare, coinvolgimento diretto del cittadino e condivisione di una visione comune.
Piano del verde, collaborazione dei cittadini nella manutenzione e gestione dei parchi cittadini
Il Comune di Napoli ha investito circa 14 Milioni di € del Piano Strategico della Città Metropolitana per interventi di recupero e ristrutturazione dei parchi cittadini che nei prossimi tre anni daranno nuova linfa a quasi 2 milioni di metri quadrati di verde cittadino, una superficie verde grande come 200 campi da calcio. Questo grande patrimonio per poter essere adeguatamente valorizzato ha bisogno di cura e attenzione costante, impegno che la macchina comunale, innanzitutto per ragioni di organico, non può più assolvere da sola. Occorre a partire dai prossimi mesi assicurare una corrette gestione del verde cittadino, per non sprecare l’investimento fatto.
Dobbiamo costruire le condizioni per cui cooperative di giovani possono essere coinvolte nella gestione del verde cittadino, nelle azioni di tutela e di cura e nelle iniziative di gestione dello stesso. Trasformiamo le aree verdi da costo in un investimento per creare lavoro. Per questo, è necessario realizzare un regolamento che normi la collaborazione di cittadini e associazioni e che consenta, all’interno di un contesto di regole e impegni reciproci precisi, la gestione condivisa di parchi e aree verdi. Questo strumento non risponde solo ad una necessità dovuta alla carenza di organico della macchina comunale ma si pone come strumento attuativo del principio di sussidiarietà orizzontale introdotto dall’articolo 118 comma 4 della Costituzione Italiana che indica come gli Enti Locali “favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”. In questo passaggio la nostra carta costituzionale suggerisce che il valore dell’iniziativa dei cittadini nella produzione di beni pubblici va oltre il sopperire alle carenze di organico delle amministrazione e configura un nuovo rapporto tra governanti e governati a favore di una visione più partecipata della res pubblica.
Le aree verdi inoltre possono diventare anche occasione di incontro, promuovendo un modello di socialità sana all’aria aperta, con la possibilità di fruire di mostre d’arte, iniziative culturali, concerti e pièce teatrali.
Il verde e il lungomare cittadino potranno essere conciliati con mostre open d’arte contemporanea: scultura, fotografia, street art e video installazioni.
Ad esempio sul perimetro esterno lato mare della villa Comunale saranno installati grandi pannelli per mostre fotografiche temporanee. Mentre la Casina Pompeiana, gioiello a molti sconosciuto della Villa Comunale potrebbe diventare il punto di incontro e di sviluppo di progetti artistici e culturali per i giovani.
Il verde cittadino tuttavia è concentrato in alcune aree piuttosto che in altre sia per la mancanza effettiva di aree verdi in alcuni casi sia perché molte aree verdi sono chiuse o inutilizzate. Ad esempio la percezione degli abitanti del centro storico è quella di mancanza di verde che potrebbe essere implementato con aree verdi create nelle piazze e verso il porto con macro fioriere dove piantare arbusti, piante e piccoli alberi della macchia mediterranea che non necessitano di acqua e manutenzione costante.
In generale va assicurato il diritto al verde a tutte e a tutti a partire dai bambini, quindi va assicurata l’apertura di tutti i parchi cittadini dal mattino alla sera e vanno create delle linee ‘verdi’ di bus ecologici e tram con corsie dedicate e corse ogni 10 minuti così da permettere ai cittadini di tutte le municipalità di raggiungere in breve tempo i polmoni verdi della città: parco delle Colline di Napoli, Capodimonte, Floridiana, Viviani etc. Ogni napoletana e napoletano deve avere la possibilità di immergersi nel verde in 15 minuti.