Valorizzazione culturale e innovazione sociale

L’immenso patrimonio culturale e ambientale della nostra città, in un momento di profonda crisi economica, rischia di essere abbandonato e dimenticato. In questa situazione sconfortante emergono, però, positive iniziative promosse da cittadini appassionati e competenti che hanno avviato progetti di rifunzionalizzazione, mantenimento e fruizione di parti importanti di patrimonio artistico e culturale. È il caso della rigenerazione che riguardato gli ultimi anni il quartiere della Sanità, e non solo, a partire dall’impegno di una cooperativa di comunità con il coinvolgimento di molti giovani del territorio si è trasformata la valorizzazione di un sito archeologico in un’occasione di sviluppo per il territorio.

Su tutto il territorio sono decine i luoghi d’arte, le chiese, le aree urbane e suburbane prive delle risorse pubbliche e private per ripartire.

Bisogna innescare questi processi di valorizzazione del patrimonio costruendo opportunità e occupazione per i giovani attraverso l’incentivo alla costruzione di cooperative di comunità anche mettendo a disposizione alcuni beni comuni.

Ritornare a Napoli, south working per rilanciare il lavoro in città.

Basta emigrare in città del nord, lavoriamo affinché si torni a Napoli.

La pandemia in corso non ci abbandonerà presto ed è evidente porterà con sé degli strascichi sulle nostre vite quotidiane. Seppur la maggior parte dei cambiamenti sono cose avremmo voluto evitare, dobbiamo saper cogliere gli aspetti positivi, le possibilità inedite che questo momento di crisi ci offre. Ad esempio, durante la pandemia è diventata consapevolezza comune che molti lavori possono essere realizzati anche da casa, con l’home working o lo smart working, rendendo così possibile, alcune volte, lavorare a centinaia di chilometri di distanza dal luogo di lavoro. Da questa considerazione nasce in Italia l’idea del South Working, ovvero cogliere l’opportunità di lavorare a distanza per vivere in un luogo più accogliente e favorevole. Napoli si presta ad essere una delle città italiane più indicate per questo tipo di attività. Ovviamente per fare questo è necessario offrire servizi e organizzare gli spazi del lavoro per le aziende e per i lavoratori autonomi. Per questo dobbiamo lavorare per convogliare su Napoli una conferenza di operatori turistici, imprese, B&B e strutturare un piano per il South Working.

Decoro urbano e immagine della città

Il decoro urbano, negli innumerevoli temi all’attenzione di un programma politico, riveste un tema di primaria importanza essendo “vissuto” dai cittadini in prima persona. Dobbiamo investire di più in pulizia, decoro e gestione del patrimonio pubblico, perseverando con il lavoro avviato che vede due servizi esemplari nella rimozione dei veicoli abbandonati e dei paletti abusivi che hanno caratterizzato l’impegno su questa delega della mia attività amministrativa. In ultimo il servizio attivato in tempi recenti di carro gru per la rimozione di veicoli in sosta vietata ci sta consentendo di dare dignità a tante strade cittadine martoriate dalla sosta selvaggia.

Occorre fare ancora molto. Va pensato il riassetto degli spazi destinati all’esposizione messaggi pubblicitari, che laddove normati e regolamentati ah hoc costituiscono un biglietto da visita determinante per ogni città, ed in modo specifico per quelle a vocazione turistica, oltre a costruire un’ampia fonte di reddito, derivante dal versamento delle dovute imposte. Dobbiamo puntare per questo sui digital display per poter veicolare anche info di pubblica utilità  in tempo reale in proprio palinsesto (meteo – eventi – viabilità – etc…), rendendo un servizio al cittadino ed alla P.A.

Vogliamo dare spazio inoltre ad “arredi urbani” di qualità quali ad esempio panchine innovative con ricarica smartphone del modello “smart space”, alimentate con il fotovoltaico e con integrati servizi utili al cittadino (free wi fi, caricamento smartphone, tablet, etc).