Una città più trasparente ed efficiente

Possiamo dirlo con orgoglio: in questi 10 anni abbiamo rappresentato una classe amministrativa che ha fatto della legalità, dell’onestà e della trasparenza la spina dorsale di ogni azione, e così dovrà essere nei prossimi anni.

Il contrasto concreto alle mafie, la lotta alla corruzione e la promozione di un’economia sana sono state al centro dell’impegno amministrativo del nostro e programma insieme all’apertura dei luoghi delle istituzioni ai cittadini, alla comunità scolastica ad ogni abitante della città.

Questo è lo spirito che dovrà orientare anche la prossima amministrazione cittadina, continuando a promuovere il merito, la partecipazione della società civile nella governance delle scelte pubbliche e nei ruoli istituzionali, combattendo rendite di posizione e ogni forma di affarismo.

Dobbiamo sperimentare soluzioni innovative e potenziare l’offerta di servizi pubblici. Perché sono troppi i bisogni a cui dobbiamo dare risposta. E dobbiamo metterci nelle condizioni di agire in fretta, quando serve, ampliando il coinvolgimento dei cittadini e delle comunità locali nella valutazione dell’efficienza e dell’operato della macchina comunale, creando strumenti di co-decisione. 

Con una spesa pubblica sostenibile

Chi oggi sigla il “Patto per Napoli” non ha credibilità. E’ chi quel debito lo ha creato e soprattutto chi quel debito a Napoli non lo ha tolto. Dobbiamo con grande determinazione costruire un’alleanza con altre amministrazioni locali per chiudere l’annullamento del debito ingiusto e l’esclusione delle spese per i servizi essenziali dall’obbligo del pareggio di bilancio, perché non possono esistere cittadini di serie B. 

Risanare i conti e rendere la spesa pubblica attuale non un debito per le future generazioni ed una cattiva eredità ma un investimento leva per iniziare una programmazione pubblica ed un grande progetto di territorio che saranno loro a raccogliere come testimone e a portare avanti nel tempo con quelle idee che oggi noi non possiamo avere come le precedenti generazioni non possono avere rispetto alle attuali. 

Rivendichiamo da anni l’introduzione di una legge “Salva-Bilancio” per gli Enti locali in difficoltà, non solo per Napoli. L’esclusivo ricorso ad un piano di rientro pluriennale, pur nel rispetto dei vincoli finanziari imposti dalla legge, non può consentire ad un Ente in difficoltà e di grandi dimensioni di poter programmare il proprio futuro in maniera “sostenibile”, senza andare a compromettere i servizi dei cittadini. Il nostro comune è chiamato annualmente ad affrontare un ammontare di spese corrente superiori al miliardo di Euro. Ciò sta a significare che qualsiasi misura di rientro, anche basata sull ottica di medio-lungo termine, rischia di scontrarsi con gli impegni della gestione corrente, senza la quale la comunità partenopea non sarebbe in grado di affrontare la vita di tutti i giorni.

Ora che questa nostra battaglia sembra trovare una concretezza con una norma per gli Enti Locali in difficoltà bisogna pensare alla sostenibilità futura dell’Ente. Dobbiamo iniziare ad offrire servizi remunerativi, cioè adeguati rispetto alle aspettative dei cittadini e tali da poter garantire un corretto ristoro dei costi sostenuti.

L’offerta di servizi adeguati e remunerativi passa attraverso il continuo miglioramento della struttura delle nostre società partecipate. Come nel caso di Anm, molto è stato già fatto in termini di risanamento economico e finanziario, salvaguardando i livelli occupazionali ed evitando il fallimento. Altro ancora deve essere fatto per far ripartire, migliorare e ampliare i servizi essenziali offerti come la gestione della sosta, servizi a privati, etc.

Se da un lato l’ente è impegnato nella partita di recuperare risorse utili per le opere da costruire, dall’altro le società partecipate saranno chiamate a valutare attentamente i budget a disposizione e di favorire, ove necessario, l’ingresso di soggetti privati, in grado di apportare le risorse finanziarie e specialistiche mancanti.