Sulla lettera di Monsiglior Battaglia

La lettera monito di Monsignor Battaglia ai politici “Riaccendete la speranza” mi ha coinvolto ed emozionato, non solo perché da amministratrice impegnata per la comunità sento vicine le sue parole ai problemi che affronto anche io nel mio ruolo pubblico ogni giorno, ma perché in esse mi rispecchio. Parole concrete, necessarie. Leggere tra le evidenze da lui segnalate proprio i punti centrali del mio percorso e del programma che stiamo costruendo per Napoli, sul piano privato ed intimo, mi incoraggia. Sul piano pubblico e politico, condivido pienamente nel merito i temi trattati nella sua lettera inerenti le risorse del Pnrr. I criteri di assegnazione del #Pnrr scelti dell’attuale Governo ripropongono le discriminazioni territoriali tra nord e sud del paese.Al Sud c’è un numero incredibile di Comuni in dissesto e in pre dissesto, che non possono assumere personale, aprire asili, illuminare strade e il Pnrr che fa? Premia l’allocazione dei fondi stabilendo che solo i comuni che garantiscono un co finanziamento li avranno.Ci siamo mobilitati insieme a 500 sindaci del Sud per chiedere un ‘Recovery Sud’ perché troviamo ingiusto che al Sud che sconta una centenaria disuguaglianza vengano allocati il 40% dei fondi e non il 60%. Un esempio su tutti che denunciamo da tempo è la necessità di ribaltare il criterio di assegnazione dei fondi per i servizi all’infanzia che attualmente vengono attribuiti ai Comuni dal Ministero non in base alle reali esigenze, quindi più asili là dove ci sono più bambini (una percentuale altissima in Campania) bensì in base alla spesa già impiegata per quel servizio nel passato. Si capirà che le disuguaglianze e la povertà educativa elevatissime al Sud sono così perpetrate, non risolte. Il primo tema su cui mi impegnerò affinché il governo dia risposte concrete è l’Infanzia, chiedendo risorse per servizi essenziali e programmi educativi. Il Governo lasciando indietro il Sud sta lasciando indietro proprio le bambine e i bambini del Sud. E sappiamo che là dove mancano le opportunità educative e lavorative vince la criminalità.Il secondo punto sono le donne: il valore aggiunto delle donne di collante, cura e attenzione alle comunità e alle fragilità va valorizzato e premiato con la promozione dell’impiego nelle posizioni dirigenziali e uguali salari per donne e uomini a parità di mansioni (il Sud ha percentuali di oltre il 25% di donne che non lavorano). Vanno varati programmi di promozione della cultura di genere e contrasto alla violenza scolastici obbligatori e progetti di formazione e inserimento lavorativo per le donne del Sud.Il terzo punto è l’ambiente e la sostenibilità delle scelte amministrative che sono al centro del nostro programma. Una città con servizi pubblici efficienti, con meno auto e più mezzi di trasporto ecologici, con una reale bonifica dei siti inquinati che hanno causato tante vittime di tumore, con la libera fruizione di aree verdi e del mare, una città più accessibile con servizi essenziali per giovani, donne, bambini, anziani, senza dimora in ogni quartiere è una città inclusiva, ma anche più giusta, in cui tutte e tutti nelle loro diversità o fragilità possono trovare cure, una città più ricca perché attrae maggiori risorse, investimenti e turismo. Il Sud ha enormi bellezze: vanno curate, promosse e impiegate per rendere le città più competitive e creare occupazione con determinazione e tenacia come priorità vitale della classe politica che diversamente tradisce se stessa. Per fare questo ci vogliono tante risorse finanziarie e umane per il Mezzogiorno. La Bellezza di cui parla Battaglia è la dignità delle persone che va sostenuta attraverso servizi essenziali, istruzione e lavoro per tutte e per tutti.È di questo che la politica deve occuparsi ed il motivo per cui ho imparato ad amare la politica come attività di cura e di prossimità alle e per le persone. #lastradagiusta