Chi sono
Sono nata il 23 aprile 1987 a Napoli nel quartiere Vomero con gli occhi come il mare di Sardegna dove i miei erano in vacanza e dove si augurarono che potessero avere una figlia con quel colore azzurro e trasparente nello sguardo.
Avevo dieci anni quando mia madre Silvia Ruotolo è rimasta colpita dal fuoco incrociato della camorra sulla strada dove passava, mano nella mano a mio fratello Francesco di tre anni.Era l’11 giugno 1997 e la vita mia e della mia famiglia si è spezzata.
Mia mamma era una scugnizza come me, radiosa, con un sorriso contagioso e una grande forza che da sempre, anche da lontano, mi guida nella vita.
Pre occuparmi, occuparmi prima che sia troppo tardi del prossimo è stato il fil rouge della mia vita segnata dal sangue e poi dall’amore.
Perché non accada mai più che una persona innocente venga uccisa, che i suoi figli restino soli, ma anche che un bambino o una bambina crescano in un contesto tanto deprivato culturalmente, socialmente, economicamente ed emotivamente da prendere una strada sbagliata rispetto a quella del bene, proprio e altrui.
Sono cresciuta come una figlia della famiglia di Libera nel solco dei valori dell’antimafia e dell’impegno civile e sociale, con mio padre Lorenzo e mio fratello Francesco abbiamo realizzato La Fondazione Silvia Ruotolo onlus “Tutto ciò che libera e tutto ciò che unisce in memoria di Silvia Ruotolo”, è il nostro modo per urlare la sua vita, perché mia mamma continui a vivere sulle nostre gambe oltre che nei nostri cuori.
Dopo il Liceo Classico Sannazzaro ho scelto di studiare giurisprudenza per mettere in pratica la giustizia< riparativa e la mediazione della vittima e della comunità nel processo di rieducazione, ho iniziato a lavorare alla Federazione Anti Racket Italiana.
Il 29 gennaio 2013, all’età di 25 anni, dopo un periodo di formazione post laurea e di vita nella città di New York, presso la Rennert School a Manhattan, all’indomani del conseguimento del titolo da avvocato, ho ricevuto da parte del Sindaco de Magistris la nomina di Assessore alle Politiche Giovanili, creatività e innovazione del Comune di Napoli forse perché dei giovani ho la forza e lo sguardo trasparente e visionario, quello dei sogni che vanno sognati e poi realizzati.
Alle elezioni successive mi sono candidata al Consiglio Comunale per fare la mia parte per la città e mi hanno scelto i napoletani con 4966 preferenze.
Insieme alla delega ai giovani e alle politiche giovanili, innovazione e creatività ho ricevuto deleghe nel tempo alla polizia locale e alla sicurezza urbana, partecipando ai Comitati d’Ordine pubblico e Sicurezza in Prefettura, protezione civile e servizio civile nazionale, alle municipalità, mobilità sostenibile, infrastrutture e lavori pubblici, patrimonio, toponomastica cittadina, made in naples, immagine della città.
Questa “gavetta” amministrativa e istituzionale importante mi ha consentito di conoscere la macchina amministrativa e diventare consapevole delle problematiche, potenzialità, progettualità, proposte e progetti legati allo sviluppo della nostra amata città.
È da questa base che parto con orgoglio e grazie alla quale mi sono candidata a sindaco di Napoli.
La capacità di sognare e la forza per realizzare i sogni non mi manca.
La mia bussola è sempre la stessa: preoccuparmi dei bambini prima di tutto, delle donne, dei senza casa, degli anziani, dei migranti.
Il mio programma è creare occupazione e servizi stabili e capillari, è #farenapoli più bella, umana, vivibile e accessibile per tutte e per tutti, a partire dai più fragili.